... e altri ancora arriveranno
Mark Twain ha detto che in ognuno di noi ci sono tre persone. La prima è chi pensiamo di essere, la seconda è quello che gli altri pensano di noi, e la terza è chi siamo davvero.
Già. Chi siamo davvero. Un bel quesito.
MI SENTO OSSERVATO
Sono un po' come la fotografia qui a fianco.
Esatto. Cerco di abbracciare il mondo, ma mi sento osservato.
Ci sono due modi di guardare al domani e alle nostre difficoltà: si può fare ma è difficile, oppure, è difficile ma si può fare.
La differenza sta nel come si guarda la vita con quel "si può fare". A dispetto di tutto e tutti.
Io sono nato a Torino, al n° 46 di via Saint Bon. E' una viuzza che conoscono solo quelli che vi abitano.
Sono cresciuto in quella periferia torinese che si espandeva sempre più.
Oggi, quella mia Torino, è vedova delle fughe della gente verso la campagna, verso altre città o paesi, verso un altrove spesso uguale a quello che si lascia.
La mia vita si è plasmata proprio su quella Torino che stava prendendo la rincorsa.
I miei studi sono stati frammentati, costellati di lavoro diurno e studio serale.
La mia formazione culturale è cresciuta sui libri, sul campo, e lì, come su un terreno da dissodare, ho iniziato ad arare, a seminare e a coltivare, cercando senza sosta di capire ogni giorno come imparare qualcosa in più.
E' un'abitudine che non ho perso.